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In psicologia, i punti di forza del carattere vengono definiti come capacità positive di pensare, sentire e comportarsi in modi che avvantaggiano sé stessi e gli altri. e come una “famiglia di caratteristiche positive ognuna delle quali esiste in gradi diversi in base alla persona”.
Ma quindi si parla di talenti? Non proprio.
Punti di forza sono naturali, sono già dentro ognun* di noi e riguardano il modo di essere.
Le capacità o le skill sono quelle che vengono apprese attraverso l’allenamento e l’esperienza.
Mentre il talento è un’abilità innata caratterizzata da una forte componente biologica. Riguarda qualcosa che sappiamo fare.
Ovviamente questa distinzione serve solo a capire meglio di cosa stiamo parlando, non va presa come una verità assoluta al 100%, anche perché spesso questi aspetti si sovrappongono tra di loro. È utile tuttavia per comprendere che i punti di forza del carattere fanno parte di noi da sempre, non sono cose estranee che non potremo mai apprendere.
“Si okay, ma non penso di avere punti di forza”
A volte possiamo non essere a conoscenza dei nostri punti di forza. I casi possono essere due:
- Percepisci i tuoi punti di forza come “normali”, a tal punto da tenerli fuori dalla tua consapevolezza cosciente non valorizzandoli e non utilizzandoli al pieno delle possibilità. Questo si chiama effetto “Taking-strenghts-for-granted-effect”
- Hai una percezione distorta, “Strenghts Blindness”, dei tuoi punti di forza a causa degli “altri significativi”, cioè delle persone che hanno avuto un ruolo attivo e significativo durante il tuo percorso educativo (familiari, insegnanti, amici). Questo è dovuto al fatto che alcuni di loro (o peggio, la gran parte di loro) si sia focalizzata solo sulle tue debolezze convincendoti che quelle siano una corretta descrizione della persona che sei.
I punti di forza del carattere sono visti come processi psicologici specifici che definiscono virtù più ampie, ovvero caratteristiche fondamentali che sono state identificate e valutate da filosofi morali e pensatori religiosi nel corso del tempo.
Questa ricerca sui punti di forza ha portato due psicologi, Peterson e Seligman, a scrivere un manuale molto approfondito e dettagliato su queste 6 virtù e 24 punti di forza: Character Strengths and Virtues: A Handbook and Classification.
A seguito di questi studi minuziosi, è stato sviluppato un sistema di classificazione universale e interculturale dei punti di forza e virtù del carattere chiamato Value in Action Classification of Strengths e sono stati sviluppati anche degli approcci di valutazione e intervento legati ai punti di forza.
Uno degli scopi principali della valutazione dei punti di forza del carattere è comprendere, identificare e sfruttare i punti di forza di ogni persona. Ad esempio, una strategia ampiamente studiata nella letteratura sulla psicologia positiva e sui punti di forza del carattere invita le persone ad usare i loro punti di forza quotidianamente in maniera diversa per una settimana. In diversi studi, dove hanno applicato questo intervento, è stato osservato un aumento della felicità e una diminuzione dei sintomi depressivi per sei mesi.
L’utilizzo dei propri punti di forza in maniera continuativa consente un “funzionamento ottimale”, il flourishing, questo perché vanno ad alimentare il coinvolgimento in quello che facciamo, e il coinvolgimento è uno dei fattori che troviamo nella teoria del benessere PERMA di Seligman, e influenza la nostra percezione di benessere. Di conseguenza porta ad uno sviluppo personale e delle performance elevate nelle varie attività svolte.
In ognuno ognuna di noi ci sono tutti questi punti di forza, ma ovviamente in misure diverse e se vuoi sapere quali sono i tuoi maggiori punti di forza c’è un test gratuito che puoi fare ed è il VIA Character Strengths. Ti invito a scriverti da qualche parte i tuoi primi 3 o 5 punti di forza, sulle note del telefono o su un foglietto, e provare ad applicarli quotidianamente, anche con azioni semplici. Ogni punto di forza della tua classifica personale è sviluppabile, anche gli ultimi possono essere allenati ed usati nella tua quotidianità.
Se ti fa piacere puoi taggami in una storia instagram per condividere i tuoi punti di forza e io sarò felicissima di ricondividerti.
Fonti:
Gander, F., Proyer, R. T., Ruch, W., & Wyss, T. (2013). Strength-based positive interventions: Further evidence for their potential in enhancing well-being. Journal of Happiness Studies, 14, 1241–1259.
Niemiec, R. M. (2013). VIA character strengths: Research and practice (the first 10 years). In H. H. Knoop & A. Delle Fave (Eds.), Well-being and cultures: Perspectives on positive psychology (pp. 11–30). New York: Springer.
Park, N., & Peterson, C. (2009). Character strengths: Research and practice. Journal of College and Character, 10(4), 1–10.
Park, N., Peterson, C., & Seligman, M. E. P. (2004). Strengths of character and well-being. Journal of Social and Clinical Psychology, 23, 603–619.
Peterson, C., & Seligman, M. E. P. (2004). Character strengths and virtues: A classification and handbook. New York and Washington, DC: Oxford University Press and American Psychological Association.
Seligman, M. E. P., Steen, T. A., Park, N., & Peterson, C. (2005). Positive psychology progress: Empirical validation of interventions. American Psychologist, 60, 410–421.